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Tallonite: Rimedi Naturali Efficaci Per Curare L’Infiammazione Muscolare ed Alleviare Il Dolore

La tallonite, termine medico-scientifico (si usa anche tallodinia) con cui si definisce il dolore al tallone, è un problema del piede molto comune, rientra tra i disturbi fisici in cui si incappa più frequentemente e colpisce individui di ogni età. Colui che ne soffre di solito  percepisce il dolore sia sotto il tallone (fascite plantare) o appena dietro il tallone (tendinite al tendine di Achille), lì dove il tendine di Achille si attacca al calcagno .

Sebbene il dolore al tallone possa risultare molto severo e a volte anche disabilitante, raramente costituisce una minaccia per la salute. Il dolore al tallone è un dolore acuto, che di solito scompare da solo; tuttavia, in alcuni casi, il dolore può persistere e diventare cronico. Questo articolo approfondisce i sintomi, le cause e le manifestazioni di tale condizione. Fa altresì un elenco dei rimedi naturali più efficaci e degli esercizi da fare a casa per curare e alleviare la tallonite. Tuttavia qualora aveste bisogno di un quadro generale più ampio vi lascio dei bei link in calce. E mi raccomando: per qualsiasi delucidazione (o anche per condividere con me un vostro personale rimedio naturale della nonna contro la tallonite e il dolore al tallone) ricordate che potete lasciare un commento: vi risponderò quanto prima. E per favore, condividete questo articolo con parenti ed amici!

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Iniziamo!

Nel piede dell’uomo vi sono la bellezza di 26 ossa, di cui il tallone (calcagno) è il più grande. La sua funzione è quella di supportare in modo rigido il peso del corpo. Infatti quando camminiamo o corriamo, quando il piede colpisce il suolo, il tallone assorbe l’impatto col terreno, e ci spinge in avanti nel nostro prossimo passo. Gli esperti sostengono che la pressione che esercitiamo sul nostro calcagno è pari a 1,25 volte il peso del nostro corpo quando camminiamo, e pari a 2,75 volte quando corriamo; di conseguenza il tallone è altamente suscettibile di subire dei danni che causano il dolore che proviamo con la tallonite.

Nella maggior parte dei casi, il  dolore al tallone è da ricollegare a cause meccaniche , ma può essere causato anche da artrite, infezioni, malattie autoimmuni, malattie neurologiche, o altre malattie sistemiche (malattie che hanno ripercussioni su tutto l’organismo).

Altri termini usati per definire lo stesso problema di salute: talalgia plantare o tallodinia o dolore calcaneare.

Sintomi della tallonite

La tallonite è una condizione che di solito si sviluppa gradualmente, spesso senza alcuna ferita visibile nella zona colpita. Succede frequentemente che il dolore venga innescato indossando delle scarpe dalla suola piatta, come ad esempio i sandali, in quanto questo tipo di suola allunga la fascia plantare a tal punto da far infiammare e far rigonfiare quell’area.
Nella maggior parte dei casi, il dolore è sotto il piede, verso la parte anteriore del tallone. Si parla di discinesia post-statica (dolore dopo il riposo) quando i sintomi tendono a peggiorare subito dopo essersi alzati dal letto al mattino, o dopo un periodo di riposo durante il giorno, e a migliorare dopo un periodo di attività fisica, per poi tornare a peggiorare a fine giornata.

P U B B L I C I T A'

Cause della tallonite

Il dolore al tallone di solito non è causato da un singolo trauma, come una distorsione o una caduta, ma è il risultato di uno stress ripetitivo e martellante ai danni del tallone.
Cause comuni della tallonite includono:

  • fascite plantare: infiammazione della fascia plantare. La fascia plantare è un legamento arcuato, una robusta fascia fibrosa che va dal calcagno fino alla punta del piede, e gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrare il peso corporeo su tutto il piede mentre si compie un movimento. Quando la fascia plantare viene allungata troppo le sue fibre legamentose si infiammano, e di solito l’infiammazione si localizza lì dove il legamento si attacca al calcagno; altre volte il problema si verifica nel mezzo della pianta del piede. Il paziente affetto da fascite plantare avverte dolore sotto il piede, altri hanno crampi muscolari al polpaccio nei casi in cui il tendine di Achille tiri troppo.
  • borsite del calcagno: infiammazione della parte posteriore del calcagno, dove si crea un sacco fibroso pieno di liquido. Può essere causato da urti bruschi a carico dei talloni, così come dalla pressione esercitata da scarpe scomode. Il dolore si percepisce sia in profondità del tallone, così come sulla parte posteriore di esso. A volte il tendine di Achille può gonfiarsi. Di solito il  dolore causato da borsite al tallone peggiora nel corso della giornata .
  • sindrome di Haglund: comune nei ragazzi. L’osso del tallone non è ancora del tutto maturo e il subire una quantità di urti eccessiva causa in questa zona la formazione di nuovo osso. È spesso concomitante alla presenza di un piede piatto. Tra le ragazzine può essere causato quando si inizia a indossare scarpe col tacco prima che l’osso sia completamente formato.
  • frattura da stress: si tratta di una frattura causata da uno stress ripetitivo, comunemente causata da un esercizio fisico intenso, sport o lavori manuali pesanti. I corridori sono particolarmente soggetti a subire fratture in quest’area. Un’altra causa può essere anche l’osteoporosi.
  • malattia di Sever (apophytis calcaneare): la causa più comune di tallonite nei bambini/adolescenti atleti, causata da un uso eccessivo e microtraumi ripetuti delle cartilagini in accrescimento del calcagno. I bambini di età compresa tra i 7 e i 15 anni sono i soggetti più colpiti.
  • tendinosi di Achille (tendinopatia degenerativa): nota anche come tendinite, tendinosi e tendinopatia. È una condizione cronica associata alla progressiva degenerazione del tendine di Achille. A volte il tendine di Achille non funziona a causa di molteplici, piccoli strappi microscopici del tendine, che non può guarire e riparare se stesso in modo corretto. Il tendine di Achille subisce una maggiore tensione di quella a cui può far fronte con le lesioni microscopiche sviluppatesi, e alla fine il tendine si addensa, si indebolisce e diventa dolorante.
 Il dolore al tallone può essere causato anche da: 
  • rottura del tendine di Achille: il tendine del tallone dietro la caviglia si strappa;
  • contusione ossea;
  • cisti ossea: una cisti piena di fluido all’interno di un osso;
  • gotta: i livelli di acido urico nel sangue aumentano fino a quando il livello diventa eccessivo (iperuricemia) portando alla formazione di cristalli di urato a livello delle articolazioni, creando in queste zone dei focolari di infiammazione;
  • neuroma (neuroma di Morton): si ha il rigonfiamento di un nervo della pianta del piede, comunemente tra la base del secondo e del terzo dito;
  • osteomielite: con tale termine si intende l’infiammazione dell’osso e del midollo osseo. L’osteomielite si verifica spesso a seguito di complicanze di lesioni o interventi chirurgici, o, come avviene in alcuni casi, l’infezione può originarsi a partire da patogeni presenti nel sangue. I pazienti con osteomielite di solito oltre alla febbre e al forte dolore hanno spasmi muscolari nella zona d’infezione.
  • neuropatia periferica: insieme di disturbi che si verificano quando i nervi del sistema nervoso periferico sono danneggiati. Tale condizione si presenta quando i terminali assonici sono danneggiati. La neuropatia di solito provoca dolore e intorpidimento delle mani e dei piedi. Essa può derivare da lesioni traumatiche, infezioni, malattie metaboliche e l’esposizione alle tossine. Una delle cause più comuni di neuropatia è il diabete.
  • problemi d’andatura – postura scorretta mentre si cammina o si corre.
  • artrite reumatoide: patologia autoimmune cronica, progressiva e invalidante, che causa l’infiammazione e il dolore alle articolazioni, ai tessuti che circondano le articolazioni e altri organi. I pazienti con artrite reumatoide comunemente avvertono rigidità alle loro articolazioni e una sensazione di stanchezza generale.

Lista dei rimedi naturali più efficaci da preparare a casa per alleviare il dolore al tallone e contrastare l’infiammazione al tendine

A casa ci sono un sacco di ingredienti che risultano molto efficaci nell’alleviare il dolore ai piedi in modo totalmente naturale e senza ricorrere all’assunzione di farmaci, ma semplicemente seguendo i rimedi della nonna.  Se tuttavia il dolore si dovesse protrarre per un lungo periodo, allora sarebbe il caso in cui dovreste rivolgervi al vostro medico curante .

Massaggio per tallonite

Il massaggio al tallone è un potente rimedio casalingo per alleviare la sensazione dolorosa, in quanto stimola la circolazione sanguigna, rilassa i muscoli, riduce il gonfiore e la rigidità di quell’area muscolare. Sebbene massaggiare la zona indolenzita non sia un trattamento a lungo termine per curare il vostro dolore, questo rimedio offre comunque un rapido e immediato sollievo dal male.

  • Potete massaggiare le dita dei piedi e i talloni a ogni ora del giorno e risulta molto utile prima di uscire a fare una corsa e subito dopo l’esercizio fisico.

Il massaggio è un trattamento che non presenta effetti collaterali, infatti il dolore aumenta solo nel caso in cui abbiate massaggiato troppo vigorosamente la zona dolorante. In ogni caso, prima di iniziare il trattamento, dovreste sempre rivolgervi al vostro fisioterapista di fiducia al fine di evitare di peggiorare la situazione.

Come fare un buon massaggio al tallone?

  • riscaldare leggermente un po’ di olio a vostra scelta tra olio di oliva e olio di cocco;
  • usando le dita, massaggiare delicatamente con l’olio la parte inferiore del piede e il tallone per 10-15 minuti;
  • ripetere un paio di volte al giorno fino a quando il dolore scompare.

Vi propongo la lettura di un mio vecchio articolo in cui spiego nel dettaglio come prendervi cura dei vostri piedi con un bel massaggio rilassante: Come Eseguire Un Massaggio Rilassante Ai Piedi Fatto In Casa.

Acqua calda e fredda: rimedio casalingo super consigliato per curare la tallonite!

Su alcuni individui il pediluvio in acqua calda e acqua fredda, fatto in maniera alternata, può avere un enorme successo nella gestione del dolore al piede. Il trattamento con acqua calda stimola la circolazione sanguigna, invece quello con acqua fredda riduce l’infiammazione, così da esercitare contemporaneamente una doppia azione.

Come valida alternativa all’utilizzo dell’acqua, potete usare una tovaglia calda e una borsa del ghiaccio applicandoli in modo alternato per 10 minuti per alleviare il dolore.

Avvertenze!
Mai mettere il ghiaccio a contatto diretto con la pelle!

Aceto di mele: il rimedio della nonna contro la tallonite che cura l’infiammazione

L’aceto di mele viene utilizzato in una grande varietà di trattamenti, è una sorta di “proiettile magico” in grado di curare quasi tutto e, in questo caso specifico, è in grado di  calmare il dolore in quanto contribuisce a ridurre l’infiammazione .

Come utilizzare l’aceto per alleviare l’infiammazione al tallone?

  • aggiungere una tazza di aceto di mele non filtrato in una piccola bacinella piena di acqua calda;
  • mettere a bagno il piede (e la gamba nel caso di tendinite al tendine di Achille) per 20-30 minuti;
  • effettuare questo trattamento una volta al giorno fino al completo recupero.

Un modo alternativo per utilizzare l’aceto di mele per curare la tallonite è il seguente:

  • aggiungere 1-2 cucchiaini di aceto di mele e 1 cucchiaino di miele a un bicchiere d’acqua.
  • Per ottenere un risultato migliore bere tale preparato 2 volte al giorno.

Sali di Epsom (o sali inglesi) per alleviare la tensione muscolare e curare il dolore al piede

Un altro efficace rimedio naturale è costituito dai sali di Epsom. Il magnesio contenuto nei sali di Epsom ha un ruolo fondamentale nell’alleviare il dolore ai muscoli che hanno subito una lesione in quanto il magnesio aiuta a rilassare il muscolo e ridurre il gonfiore.

Come usare i sali di Epsom per curare la tallonite?

  • aggiungere mezza tazza di sale di Epsom in una piccola vasca da bagno (o una bacinella) contenente acqua tiepida;
  • mescolare bene, fino a quando il sale non si scioglie completamente;
  • mettere a bagno il tallone (o tutta la gamba nel caso di tendinite al tendine di Achille) per circa 30 minuti;
  • ripetere il procedimento 2-3 volte a settimana per un paio di settimane.

Ghiaccio: rimedio naturale per tallonite numero 1!

Il trattamento con il ghiaccio è un rimedio molto efficace nel ridurre il dolore e il gonfiore del tallone. Le fredde temperature intorpidiscono le terminazioni nervose della zona dolorante, dando un sollievo immediato, riducendo il gonfiore e alleviando l’infiammazione.

Avvertenze!
AVVERTENZE: Non applicare la borsa col ghiaccio direttamente sulla pelle e non applicare per più di 30 minuti a volta. Un utilizzo più prolungato potrebbe danneggiare le terminazioni nervose e l’epidermide.

Impacchi caldi o bende elastiche per accelerare il processo di guarigione in caso di tallonite

Per ridurre la quantità di stress sulla zona muscolare colpita, potete applicare degli impacchi caldi o indossare delle fasce elastiche che siano in grado di esercitare pressione sul muscolo leso. È molto facile trovarli nei negozi e sono in grado di ridurre il gonfiore e il dolore e accelerare il processo di guarigione.

  • Avvolgere il piede e la gamba con il bendaggio elastico, e cercate di mantenere la gamba sollevata per ridurre l’afflusso di sangue in quell’area. Tenere la benda per qualche giorno o fino a quando non si ottiene sollievo dal dolore e dal gonfiore.
Avvertenze!
AVVERTENZE: evitare di avvolgere la fascia in modo troppo stretto in quanto può causare problemi di circolazione, e allentare la sua compressione se aumenta il dolore.

Agopuntura: rimedio antico e alternativo per tallonite

Un’altra buona alternativa all’uso dei farmaci convenzionali è costituita dall’agopuntura. Secondo quanto riferisce uno studio pubblicato nel 2013 (link pubblicazione: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23263998) nel Chinese Journal of Integral Medicine, l’agopuntura può aiutare a migliorare il dolore e il movimento nei pazienti affetti da tendinite al tendine di Achille cronica rispetto all’esercizio fisico eccentrico tradizionale (movimento muscolare in allungamento). L’agopuntura aiuta infatti ad aumentare il volume di sangue che va a confluire nel tendine di Achille, riducendo il dolore e il gonfiore.

Avvertenze!
AVVERTENZE: abbiate cura di rivolgervi a del personale serio e che abbia esperienza.

Asparago: rimedio naturale che allevia il dolore del tallone associato ad edema

Gli asparagi sono un ottimo trattamento casalingo nei casi in cui il  dolore del tallone è associato ad edema . Tutto ciò di cui avete bisogno per preparare in casa questo antico rimedio della nonna è cuocere a vapore degli asparagi per pochi minuti e in seguito mangiarli: funzionerà da diuretico naturale che aiuterà l’organismo ad eliminare i liquidi in eccesso, riducendo così l’infiammazione.

Olio di ricino: valido rimedio popolare d’altri tempi per la tallonite

Un altro valido rimedio naturale è costituito dall’olio di ricino. Esso è composto principalmente dall’acido ricinoleico, un potente agente antiinfiammatorio, che, secondo quanto dice uno studio pubblicato nel 2001 dal Naunyn-Schmiedeberg’s Archives of Pharmacology (link pubblicazione: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11534859), possiede un’attività simile alla capsaicina, principio attivo dalla duplice attività, sia pro-infiammatoria che anti-infiammatoria, osservate rispettivamente sotto applicazione acuta (pro-infiammatoria) e ripetuta (anti-infiammatoria).

  • Applicare l’olio di ricino sulla zona dolorante 2-3 volte al giorno. Ciò aiuterà ad alleviare il dolore e a minimizzare l’infiammazione del tendine.

Solette per tallonite, plantari e talloniere in gel e silicone contro la tallonite

Molto spesso quando ci si reca in farmacia accusando uno stato doloroso del tallone (che chiamiamo anche talalgia plantare o tallodinia o dolore calcaneare) il farmacista di turno suggerisce creme e pomate antiinfiammatorie e antidolorifici in aggiunta all’acquisto di particolari solette o plantari o talloniere, che dovrebbero ridurre gli stress da urto (microtraumi e microlacerazioni) a carico del piede che in fine porteranno alla tallonite.

Solette e plantari sono solitamente in gel e silicone e presentano uno spessore di circa 1mm.

Alcuni soggetti ne traggono particolare beneficio (specie se i plantari sono personalizzati), ma ovviamente gli accorgimenti che potrebbero essere seguiti per ridurre al massimo i disturbi muscolo-scheletrici (DMS) da sovraccarico sono tanti:

  • Comprare ed indossare delle calzature di buona fattura e che offrano il giusto sostegno plantare: se una scarpa si piega a metà troppo facilmente, allora probabilmente non ha una soletta all’altezza delle nostre aspettative (o non l’ha proprio) ed è meglio non acquistarla. Altra accortezza sarebbe quella di premere contro la superficie centrale del tallone della scarpa per valutare l’efficacia contenitiva del contrafforte: se si affonda facilmente il dito verso l’interno, bisognerebbe desistere dall’idea di comprare quel modello di scarpa.
    [Consulta questa immagine sulle parti di una scarpa – link.]
  • Le scarpe (per quanto buone possano essere al momento dell’acquisto) vanno cambiate quando la suola ed il tacco si consumano.
  • Limitare il tempo trascorso a camminare a piedi nudi, perchè si aumentano le probabilità di danneggiare il legamento a supporto degli archi plantari con conseguente tallonite e fascite plantare.
  • Tenere sotto controllo il proprio peso corporeo, poichè piedi e talloni soffrono parecchio in caso di sovrappeso (soprattutto con il progredire del tempo).
  • Utilizzare dei tutori notturni, che dovrebbero ridurre il dolore mattutino e migliorare la mobilità del soggetto che soffrisse di dolore intenso al piede di primo mattino. Il tutore va ad applicare una pressione che mantiene piede e tallone in leggera tensione – una sorta di stretching notturno forzato.

Erbe officinali e oli essenziali che curano il dolore al tallone

Segue una raccolta di  erbe officinali e oli essenziali da usare per curare il dolore al tallone :

Salvia: il rimedio naturale per tallonite che non ti aspetti, ma funziona alla grande!

La salvia è un’erba officinale che può essere utilizzata per trarre sollievo dal dolore nei casi in cui il dolore sia causato da sforzo, distorsione, taglio o irritazione. La salvia è in grado anche di ridurre il cattivo odore dei piedi in maniera immediata.

Come preparare questo antico ed efficace rimedio naturale dei nostri nonni?

  • mettere alcune foglie di salvia fresca in un pentolino contenente meno di una tazza di aceto di mele;
  • portare a ebollizione il composto e in seguito continuare la cottura a fuoco lento per altri 5 minuti;
  • immergere un panno di cotone e tenerlo sulla zona in cui il dolore è peggiore;
  • ripetere 3 volte al giorno.

Olio di chiodi di garofano: rimedio fai-da-te per promuovere la circolazione

L’olio di chiodi di garofano è estremamente efficace per curare mal di testa, piede dell’atleta, onicomicosi, così come il dolore al piede, in quanto è in grado di promuovere la circolazione sanguigna. Per alleviare il dolore in modo rapido massaggiare con l’olio di garofano direttamente la zona colpita. Questo trattamento allevierà la contrattura muscolare e stimolerà la circolazione sanguigna, alleviando di conseguenza il dolore.

Semi di mostarda: diuretico naturale utile a curare la tallonite

I semi di mostarda sono ampiamente utilizzati nella cura del dolore. Essi agiscono da diuretico naturale, aiutano l’organismo a eliminare i liquidi in eccesso e di conseguenza a ridurre l’infiammazione, dando così sollievo dal dolore e dal gonfiore associati all’infiammazione.

Pepe di Cayenna: potentissimo rimedio naturale contro il dolore plantare

Il pepe di Cayenna è un ricco supplemento di capsaicina, un principio attivo di cui è stata dimostrata la capacità di curare lesioni muscolari, artrite, affaticamento muscolare, dolori lombari, e il dolore ai piedi. Nel caso in cui il dolore ai piedi sia causato dal freddo, si può risolvere il problema cospargendo di pepe i vostri calzini prima di indossarli. Questo può sicuramente aiutare i vostri piedi a stare più al caldo.

Un altro antico rimedio popolare che si avvale dell’utilizzo del pepe di Cayenna è quello di aggiungere mezzo cucchiaino di pepe in una bacinella contenente acqua tiepida e poi immergervi i piedi per giusto un paio di minuti. Questo vi aiuterà a ottenere un effetto lenitivo, offrendovi un immediato sollievo dal dolore.

Camomilla: da secoli allevia infiammazioni e dolori vari

La camomilla è un’altra pianta officinale usata da secoli per alleviare l’infiammazione così come il dolore. Un pediluvio in una bacinella contenente un’infusione di camomilla oltre a curare il dolore è in grado di curare calli, duroni e ferite causate dal diabete.

Curcumina: l’antidolorifico naturale che fa la differenza!

Molti erboristi sostengono che la curcumina (il pigmento che rende la curcuma di colore giallo e conferisce a essa un sacco di proprietà benefiche) sia in grado di alleviare il dolore del piede. La curcumina possiede proprietà curative e si è dimostrato che è in grado di  curare il dolore dopo un periodo di assunzione di 4-6 settimane .

Ecco a voi un modo alternativo di curare la vostra tallonite con la curcuma:

  • in un pentolino far bollire a fuoco lento un cucchiaino di curcuma in polvere e l’equivalente di una tazza di latte per la durata di circa 5 minuti;
  • aggiungere un po’ di miele e bere questo preparato 2 volte al giorno per promuovere la vostra guarigione.

Zenzero: rimedio casalingo naturale contro tallonite e fascite plantare

I benefici dello zenzero sono stati evidenziati in numerosi studi dove si cercavano delle terapie per il dolore derivante dall’artrite. È stato suggerito che sia l’enzima zingibaina, contenuto nello zenzero, a possedere proprietà antiinfiammatorie. È possibile assumere la giusta dose di zenzero e zingibaina aggiungendo lo zenzero alle pietanze che preparate durante la giornata, o preparando un tè a base di zenzero.

Come utilizzare lo zenzero per curare la vostra tallonite?

  • Bere 2-3 tazze di tè allo zenzero ogni giorno. Per preparare questo tè aggiungere 1 cucchiaio di zenzero tritato finemente in mezza tazza di acqua e cuocere a fuoco lento per circa 10 minuti. Mescolare, aggiungere il miele e bere il tè ottenuto.
  • Grattugiare la radice di zenzero (dal sapore leggermente piccante) direttamente sulla carne o sul pesce o sulle verdure. In rete trovate molte ricette (anche di dolci).
    Avvertenze!
    AVVERTENZE: le dosi vanno da 500 a 2000 mg di radice di zenzero grattugiata. Ascoltate sempre le direttive del vostro medico, soprattutto nel caso in cui stiate seguendo delle terapie farmacologiche!
  • Un altro modo di utilizzare lo zenzero può essere quello di acquistarlo già pronto all’uso in capsule, estratto (liquido o secco) – ovviamente sempre seguendo le indicazioni del proprio medico.

Tallonite: 3 manovre fisioterapiche per alleviare il dolore a tallone e pianta del piede

Oltre l’utilizzo dei rimedi naturali dei nostri nonni è possibile curare velocemente la vostra tallonite anche mediante l’ applicazione di queste manovre fisioterapiche, degli esercizi che potete fare a casa da soli  per alleviare il dolore causato dalla tallonite:

Stretching al muro

[Vedi questa immagine per lo stretching al muro – link.]
  • Stare a piedi nudi di fronte a un muro.
  • Fare pressione verso il muro con entrambe le mani e piegarsi in avanti, allungando i muscoli della parte posteriore della gamba sinistra e il tallone.
  • Mantenere la posizione per 30 secondi; cambiare lato e fare la stessa cosa con la parte destra.

Congela e rotea

[Consulta questa immagine a proposito di “congela e rotea” – link.]
  • Congelare una bottiglietta d’acqua.
  • Coprire la bottiglia con una tovaglia e posizionare l’arcata del piede su di essa.
  • Fare ruotare lentamente la bottiglietta con l’arcata del piede per circa 5 minuti per volta.
  • Cambiare lato e ripetere.

Strofinare verso l’esterno

[Vedi immagine su come strofinare verso l’esterno – link.]
  • Usare entrambi i pollici per applicare una pressione profonda lungo l’arcata del piede, tallone e polpacci, muovendosi lentamente e in modo uniforme.
  • Continuare per 1 minuto.
  • Cambiare lato e ripetere.
Nota
Se dopo 1-2 settimane il dolore non migliorasse o addirittura peggiorasse, un podologo o un ortopedico sarà in grado di prescrivere terapie addizionali per alleviare il dolore e prevenire eventuali ricadute.

Esercizi di stretching per la Fascite Plantare

Lo stretching è il trattamento migliore per curare la fascite plantare: il trattamento che più di ogni altra terapia, anche di quella farmacologica, è in grado di arretrare il disturbo. Può essere utile per cercare di scaricare il peso al di fuori del piede fino a quando non si placa l’infiammazione iniziale.

  • In un esercizio ci si china in avanti contro un muro con un ginocchio dritto e il tallone completamente a terra. L’altro ginocchio si deve tenere piegato, il tendine di Achille e le fasce plantari (arcata del piede) devono risultare allungate quando ci si china. Mantenere tale posizione per 10 secondi, e in seguito rilassarsi e raddrizzarsi. Ripetere 20 volte per ogni tallone dolorante. È importante mantenere il ginocchio completamente esteso sul lato allungato.
    [Vedi immagine esercizio numero 1 per la fascite plantare – link.]
  • In un altro esercizio ci si china in avanti su un piano di lavoro, con le gambe leggermente divaricate e un piede davanti all’altro. Flettere le ginocchia e accovacciarsi, mantenendo i talloni a terra più a lungo possibile. Si allungheranno i talloni di Achille e le fasce plantari nel momento in cui si allungherà il tallone. Mantenere la posizione per 10 secondi, rilassarsi e raddrizzarsi. Ripetere 20 volte.
    [Guarda immagine esercizio numero 2 per la fascite plantare – link.]
  • Programma di stretching specifico per la fascia plantare:
    » (1) incrociare la gamba colpita sopra l’altra gamba.
    » (2) afferrare il piede colpito e tirare leggermente le dita dei piedi indietro verso lo stinco. Ciò creerà tensione e conseguente allungamento del tendine della fascia plantare.
    » (3) controllare che la posizione di stretching sia appropriata, strofinando delicatamente il pollice della mano del lato opposto a quello del piede colpito sopra l’arcata del piede interessato. Si deve percepire il tendine della fascia plantare fermo e in tensione come una corda di chitarra.
    » (4) tenere fermo in questa posizione per 10 secondi.

    Eseguire almeno 3 serie di stretching al giorno. Non è possibile eseguire troppo spesso questo tipo di esercizio. Questo esercizio deve essere svolto principalmente prima di fare il primo passo non appena svegli e prima di alzarsi dopo un periodo di seduta prolungato.

    [Vedi immagine esercizio numero 3 per la fascite plantare – link.]

Circa il 90% degli individui colpiti da fascite plantare migliorano dopo 2 mesi di trattamento. Si consiglia di utilizzare delle scarpe dalla suola ammortizzante o dotati di un inserto di gomma che si inserisce nella zona calcaneare, così da mantenere il piede in una posizione corretta. Se dopo 2 mesi di esercizio non risolveste il problema definitivamente, è consigliato rivolgersi a un medico.

Dieta antiinfiammatoria per curare la Tallonite

Come in quasi tutte le lesioni e malattie croniche l’infiammazione peggiora solamente la questione. Gli alimenti che immettiamo ogni giorno nel nostro corpo possono avere un enorme impatto sui nostri livelli complessivi di infiammazione, alcuni cibi ci aiutano a fermare l’infiammazione, a guarire più velocemente e a prevenire gli infortuni, altri cibi invece innescano l’infiammazione e ritardano la nostra guarigione.

Pertanto è un bene conoscere tutti quei  cibi in grado di produrre l’infiammazione e tutti i cibi in grado di bloccarla , in modo da imparare a nutrirci in un modo più consapevole conoscendo cosa ci fa bene e cosa ci fa male.

Ritornando al tema tallonite, i cibi antiinfiammatori che dovreste assumere regolarmente per accelerare il vostro processo di guarigione sono:

  • tutti tipi di vegetali, in particolare è da prediligere la verdura a foglia verde, come cavoli, broccoli e spinaci, ricchi di antiossidanti che contrastano lo stress ossidativo, una delle cause principali dell’infiammazione. Provate a mangiare metà della razione giornaliera di verdure crude e l’altra metà cotte, cercando di includere la verdura in ogni pasto. Le verdure crucifere, come il cavolfiore, il cavolo cappuccio, il cavolo verza, il cavolo nero, il cavolo rosso, i cavolini di Bruxelles, i broccoli, le cime di rapa, ma anche la senape, il ravanello, la rucola e il rafano, sono cibi particolarmente ricchi di vitamina C, vitamina K e minerali in grado di accelerare il processo di guarigione.
  • Proteine “pulite” di alta qualità: le proteine hanno un ruolo fondamentale nella riparazione dei tessuti danneggiati di tutto il nostro organismo. Una carenza di proteine può causare infatti debolezza, un ritardato recupero dalle malattie, affaticamento e dolori in tutto il corpo. Una buona regola che può farvi da guida è quella di cercare di assumere dai 100 ai 150 g di proteine di qualità ad ogni pasto. Proteine di qualità sono costituite dagli amminoacidi essenziali, quelle che il nostro organismo non riesce a sintetizzare da solo e che il corpo utilizza più facilmente, sono presenti nelle carni magre come il pesce e il manzo, latticini crudi, uova provenienti da galline allevate all’aperto. Tutti questi alimenti sono inoltre ricchi di zinco, elemento essenziale che riveste un ruolo primario nello sviluppo e nella riparazione dei tessuti.
  • Bacche: le bacche sono un alimento ricco in vitamina C, che coopera nella ricostruzione del collagene di cui sono costituiti principalmente i tendini e in generale quasi tutti i tessuti. Altri alimenti ricchi di vitamina C sono gli agrumi, la zucca, le verdure a foglia verde e i peperoni. Le bacche sono anche una ricca fonte di antiossidanti, che curano le lesioni causate dai radicali liberi che portano all’invecchiamento.
    » [Leggi anche] Bacche di goj.
    » [Leggi anche] Bacche di acai.
  • Cibi ricchi di potassio e magnesio: cibi ricchi di magnesio e potassio, come acqua di cocco, avocado e le banane verdi, accelerano la guarigione dei tessuti, accelerano il recupero muscolare e promuovono un corretto andamento della circolazione sanguigna.
  • Brodo di carne: il brodo di carne contiene collagene, un componente essenziale nella guarigione da tendiniti, distorsioni, stiramenti e lesioni legamentose.

Ecco una lista di alimenti che peggiorano l’infiammazione della tallonite e rendono più dolorosa la vostra tendinite:

  • caffè ed alcool: l’alcool può prolungare la durata dell’infiammazione e promuovere la perdita di tessuto osseo, così come il caffè che contiene dei composti che si legano al calcio sottraendolo alle ossa. Il nostro organismo ha bisogno di un’elevata quantità di calcio per avviare la guarigione del tessuto danneggiato, quindi dovreste evitare di assumere eccessive quantità di caffè e limitare il consumo di alcool, per permettere all’organismo di fermare l’infiammazione e curare le ferite in modo corretto e autonomo.
  • Eccessive quantità di sale e cibi salati: quantità esagerate di sodio, presente in quasi tutti gli alimenti confezionati, contrasta l’assorbimento del potassio e contribuisce alla perdita dal nostro corpo di importanti nutrienti che sono fondamentali nel processo di guarigione. Pertanto è preferibile evitare di consumare eccessive quantità di sale e cibi salati.
  • Zucchero e farine raffinate: alti livelli di zuccheri aggiunti possono diminuire la funzionalità del sistema immunitario, rallentano il processo di guarigione delle ferite, aumentano il grado di infiammazione e contribuiscono all’aumento di peso (un peso che si discosta troppo dal nostro peso ideale è dannoso per la funzionalità dei tendini e delle articolazioni e può peggiorare la tendinite).
  • Grassi idrogenati e cibi fritti: i grassi idrogenati si trovano maggiormente negli alimenti trattati industrialmente ed, essendo ricchi di acidi grassi “pro-infiammatori” omega-6, sono noti per aumentare il grado di infiammazione.

Tallonite: quando rivolgersi a un medico in caso di dolore al piede

Nel caso in cui non riusciate a risolvere il vostro problema in una settimana (massimo due) e non riusciate a far scomparire o attenuare il dolore causato dalla tallonite con i rimedi naturali che ho appena elencato, vi consiglio vivamente di rivolgervi al vostro medico curante, perchè possa indirizzarvi da uno specialista che possa indagare di persona sulla natura del vostro disturbo.

In particolare dovreste  rivolgervi al più presto al medico curante se si verificasse :

  • grave dolore accompagnato da gonfiore vicino al tallone;
  • intorpidimento o formicolio del dolore, accompagnato da dolore e da febbre;
  • dolore al tallone accompagnato dalla febbre;
  • non si riesce a camminare normalmente;
  • non si può piegare il piede verso il basso;
  • non si riesce a tenere il dorso del piede sollevato (non si può stare sulle dita dei piedi).

Ci si dovrebbe organizzare per vedere un medico se:

  • il dolore al tallone si protrae da più di una settimana;
  • si prova dolore anche a riposo.

Una volta giunti dallo specialista, il podologo, medico specializzato nella valutazione e nel trattamento delle malattie del piede, esso vi sottoporrà a un esame fisico e vi porrà delle domande pertinenti al vostro dolore.  Vi chiederà quanto tempo stiate in piedi, se avvertiate dolore a riposo e che tipo di calzature indossiate, e se esse siano usurate o meno . Spesso sono solo queste domande a essere sufficienti per effettuare una diagnosi. A volte sono necessari ulteriori esami diagnostici, come ad esempio esami del sangue e l’ausilio di lastre ed altri test di imaging.

Consigli aggiuntivi per trattare: tallonite, tendinite e altri dolori al tendine di Achille

  • 1. Cercate di far riposare la gamba per quanto possibile.
  • 2. Evitare di gravare con il peso sulla gamba dove si trova il fastidio, in quanto può ritardare la vostra guarigione.
  • 3. Mantenere la gamba colpita in una posizione sopraelevata per promuoverne la guarigione.
  • 4. Poggiare la gamba su un cuscino quando si è seduti o sdraiati.
  • 5. Una volta guariti da tale disturbo, cercate di riprendere le vostri normali attività quotidiane in maniera graduale, iniziando lentamente e aumentando via via l’intensità dell’azione.
  • 6. Evitare tutte quelle attività che impongono uno stress eccessivo ai vostri tendini, come la corsa in collina o il salire le scale.
  • 7. Prendetevi del tempo per fare degli esercizi di stretching al mattino, prima di ogni esercizio e dopo l’esercizio fisico per evitare eventuali ricadute.
  • 8. Sostituire le vostre vecchie calzature con un paio di scarpe nuove e con la suola ben ammortizzata.
  • 9. Fare degli esercizi per rafforzare i muscoli dei polpacci.
  • 10. Evitare l’uso quotidiano di tacchi alti, in quanto tende ad aumentare il rischio di sviluppare la tendinite al tendine di Achille.

E con questo è tutto! Ma, prima di lasciarvi alla “bibliografia” vi chiedo il favore di commentare l’articolo, per rivelarmi i vostri rimedi naturali preferiti per curare la tallonite. Potete altresì usare i vostri canali sociali per condividere o salvare questa pagina e rileggerla o suggerirne la lettura alla bisogna.

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Autore | Viola Dante

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Chi sono? Dott.ssa Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

4 commenti

  1. vincenza dragone

    Ho trovato l’articolo estremamente illuminante. Credo nei vecchi rimedi anche casalinghi. Quindi, sono sicura di essere nel blog giusto.

  2. Grazie infinite Dottoressa x l’articolo veramente completo ed esaustivo sul problema che mi affligge da quasi 1anno senza miglioramenti nonostante onde d’urto e plantari su misura,spero tanto in questi consigli e rimedi….un saluto Liliana